Come Difendersi dal Redditometro

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come-difendersi-redditometroIn un periodo già caratterizzato da una forte contrazione economica, lo strumento del redditometro per molti italiani rappresenta solo la ciliegina sulla torta.

Il timore di non risultare coerenti agli occhi del Fisco sta riducendo le spese degli italiani con ovvie conseguenze per moltissimi comparti economici.

Ma cosa è il redditometro e come funziona? Il redditometro altro non è che uno strumento pensato per ridurre l’evasione fiscale.

Il suo impiego dovrebbe servire a comparare le spese di una famiglia con il suo reddito dichiarato e a segnalare se i due valori non sono coerenti. A questa analisi saranno sottoposti i redditi futuri e quelli a partire dall’anno 2009.

Recenti chiarimenti sono arrivati da parte del fisco: i pensionati, titolari della sola pensione, non saranno mai selezionati dal nuovo redditometro che è e rimane uno strumento che verrà utilizzato per individuare i finti poveri. Lo strumento a disposizione del fisco servirà per combattere l’evasione spudorata, ossia quella ritenuta maggiormente deplorevole dal comune sentire.

Ma come difendersi dall’accertamento basato sul redditometro?

Premessa. Il redditometro serve a stimare le spese del contribuente e vedere se sono coerenti con il reddito dichiarato. Fin qui nulla di nuovo.

Nel momento in cui viene scoperto uno scostamento tra il reddito dichiarato e le spese rilevate  (all’interno del margine di tolleranza) e scatterà un accertamento dell’Agenzia delle Entrate sarà sufficiente dimostrare che quelle spese sono giustificate, perché, ad esempio, sono state effettuate con risparmi accumulati nel corso del tempo o con una donazione di parenti o amici.

In questo caso, sarà sufficiente dimostrare che nell’anno della contestazione si disponeva di una cifra depositata in banca pari all’importo dello sforamento.

Facciamo alcuni esempi. Tre delle principali voci di spesa indicativi della capacità contributiva sono costituite dalle spese per viaggi, dalle spese per le colf e dalle spese per l’acquisto di beni di lusso.

Nel caso di viaggi e soggiorni ad esempio è consigliabile che la spesa inerente l’acquisto risulti tracciabile a carico del familiare che ha il reddito più alto.

Le spese inerenti i collaboratori domestici (colf) dovrebbero essere sostenute dal componente del nucleo familiare con il reddito più alto, in special modo quando ci sia notevole differenza tra i redditi dei vari componenti.

L’acquisto di beni di lusso potrà essere giustificato dimostrando l’esistenza di ulteriori redditi non rientranti nella dichiarazione, come ad esempio vincite a giochi, interessi sui titoli di Stato e così via.

Un ulteriore consiglio utile, per il futuro, nel caso si ricevano donazioni di parenti e amici, è quello di assicurarsi che le stesse siano tracciabili con bonifico o assegni.

  1. io 29 Gen 2013 | reply

    …In questo caso, sarà sufficiente dimostrare che nell’anno della contestazione si disponeva di una cifra depositata in banca pari all’importo dello sforamento…

    è uno strumento assolutamente ILLIBERALE in stile Orwell 1984

    mettiamo che mia nonna ha avuto l’idea, negli anni, di conservare i soldi nel materasso ed ha deciso di regalarmi una super macchina e di affettuare spese che non potevo sostenere come dimostro i suoi soldi? Se ho fatto decine di viaggi pagando in contanti l’aereo con i soldi che mi nonna aveva nel cassetto come lo dimostro? Mi troverei nei guai per la semplice generosità di mia nonna! E’ da cittadino libero tutto questo?

  2. Giuseppe 30 Gen 2013 | reply

    Continuano a ripeterci che viviamo in un paese democratico, dove il cittadino viene rispettato, a me sembra piuttosto che viviamo in un “regime poliziesco” tipico dei Paesi dell’Est o Dittatoriali. Tutto questo, ovviamente, per consentire alla solita Casta di continuare a fare i comodi loro

  3. unopercento 30 Gen 2013 | reply

    Ritengo che il redditometro sia un ottimo strumento se viene utilizzato per incongruenze a partire da una “TOT” cifra da stabilire, ma tutto questo dopo che saranno ridotte le tasse e soprattutto dopo che saranno ridotti del 75% gli stipendi ed i vitalizi dei politici nonché l’azzeramento dei benefici agli stessi.

  4. Marcello Maver 30 Gen 2013 | reply

    SE HAI UN PROBLEMA E RIMANI INASCOLTATO BASTA CHIAMARE STRISCIA LA NOTIZIA CHE IL GIORNO DOPO TUTTI CARABINIERI POLIZIA PERFINO QUALCHE POLITICO SI MUOVE. VEDI CASO VANDA MARCHI PER FAR VALERE I TUOI DIRITTI TI DEVI RIVOLGERE AD UN PROGRAMMA DI SATIRA. CHI LO SA CHE BEPPE GRILLO RIESCA DAVVERO A FARE UN BEL PO DI POLVERONE.
    Ricordate cicciolina quella si che e stata la unica deputata che davvero si è fatta il K (sedere).che me penaste ?

  5. Pingback: Come Rispondere al Questionario del Redditometro | Il Commercialista dei Professionisti

    […] avevamo già parlato sul blog nell’articolo “Come difendersi dal redditometro” di quache tempo fa. Oggi nostro malgrado ne ritorniamo a […]

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