La Check List per il Controllo del Lavoro

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Se hai letto il post dal titolo Metodi e procedure di lavoro, forse ricorderai che la fase del controllo è una importante fase dell’organizzazione di uno studio professionale.

Ogni funzione professionale può infatti essere oggetto di controllo al fine di garantire sempre la qualità del servizio erogato.

Ma cosa significa controllo? E come avviene?

Il controllo è un momento di verifica tra le operazioni pianificate e le operazioni effettivamente eseguite.

Il controllo consiste nella verifica che una data fase di lavoro sia stata correttamente compiuta e che siano stati effettuati tutti i dovuti riscontri anche in base ad elementi o documenti utilizzati (la redazione di un parere per un avvocato è sicuramente diverso dalla redazione di una dichiarazione dei redditi per un commercialista).

Un documento molto utile al controllo delle varie fasi di lavoro è la check list. Comunemente definita anche “linea guida“, la check list è un utile strumento di lavoro  che serve ad indicare le varie fasi di svolgimento di un incarico e spuntare (check) le operazioni che vengono eseguite, controllate e consegnate.

La checklist non deve essere un documento a se stante, ma un documento che deve far parte di un intero processo. Per dirla tutta, deve essere lo strumento stesso per la verifica procedurale del processo lavorativo stesso.

Identificare un elenco di cose da fare o da verificare per eseguire una determinata fase di lavoro è determinante per esser certi che non sfugga alcun passaggio.

E così, la spunta degli elementi di una checklist diventa il metodo più semplice e sicuro per portare a termine le varie attività che prevedono molti passi e/o che richiedono particolare attenzione.

  1. Barbara Massini 2 Feb 2011 | reply

    Ciao Antonino

    anche questo è un ottimo articolo.

    E soprattutto il discorso può essere ampliato a qualsiasi tipo di attività, non soltanto ad uno studio professionale.

    Per ogni qualsiasi attività è “obbligatorio” (o almeno lo sarebbe se si vogliono raggiungere un certo tipo di risultati) svolgere:
    – una fase di pianificazione delle azioni da compiere
    – ed una successiva fase di controllo (check) allo scopo di controllare quello che si è svolto, come lo si è svolto e se qualcosa è saltato.

    Ottimo lavoro Antonino

    Un abbraccio

    Barbara Massini

  2. Antonino 2 Feb 2011 | reply

    Grazie per il tuo commento Barbara. E’ vero che il discorso può essere ampliato a qualsiasi attività.
    Questi approcci all’organizzazione degli studi professionali sono infatti “importati” dall’economia e dall’organizzazione aziendale, e ovviamente adattati alle realtà degli studi professionali. Valgono comunque per qualunque organizzazione (aziende, enti e/o studi professionali).
    Ciao
    Antonino

  3. Barbara Massini 2 Feb 2011 | reply

    k0importante è poi mettere in pratica …. ed è quello che nceve molto spesso ci frega ….
    o sbaglio?

  4. Antonino 2 Feb 2011 | reply

    E’ anche vero questo! Non sbagli… a volte purtroppo, le cose sono facili a dirsi e difficili a farsi.
    Ciao
    Antonino

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