Quanto Costa Aprire la Partita IVA?

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Quanto costa aprire la partita IVA? Facciamo due conti insieme su quanto effettivamente costa aprire una partita IVA, mantenerla e gestirla nel corso di un anno?

Iniziamo subito col dire che aprire una partita IVA, all’inizio non costa nulla. Cosa significa “aprire una partita IVA non costa nulla”? Intendo dire che non bisogna sostenere un costo fiscale o pagare una tassa per aprire la partita IVA.

Quanto costa aprire la partita IVA?

L’unico onere che devi mettere in preventivo è la parcella del commercialista a cui affidi l’incarico di aprire la partita IVA. La parcella del commercialista, cioè il suo onorario, può variare da commercialista a commercialista o da città in città.

Non ti nascondo che potrai trovare commercialisti che per aprire la partita IVA ti potranno chiedere un onorario abbastanza alto e altri commercialisti che probabilmente ti chiederanno un onorario basso oppure un importo a forfait che comprende il costo per la gestione annuale degli adempimenti fiscali obbligatori per la gestione della partita IVA  e di tutti gli adempimenti connessi.

Quelle che devi tenere maggiormente in considerazione sono le spese di mantenimento e gestione annuale della partita IVA.  Queste possono variare in base al tipo di attività che eserciti, alla quantità di adempimenti fiscali obbligatori previsti per l’attività oppure in base al tipo di regime contabile adottato.

Quanto costa mantenere e gestire la partita IVA?

La prima tipologia di costi per gestire la partita IVA sono i costi inerenti l’attività stessa. Si tratta di tutti quei costi che dovrai sostenere per poter svolgere la tua attività e offrire il tuo servizio. I costi inerenti l’attività sono quei costi sostenuti per acquistare i beni strumentali necessari per svolgere la tua attività, le spese per l’acquisto dei software e dei programmi per il PC, le spese di affitto e locazione per i locali che deciderai di prendere in affitto, le spese per i consumi di energia elettrica, per i servizi telefonici e per le utenze in generale, etc….

Poi, come ti ho accennato prima, devi considerare i costi relativi alla tenuta della contabilità per la gestione annuale della partita IVA. In pratica, mi riferisco all’onorario del commercialista, del consulente del lavoro o del professionista che si occuperà degli aspetti fiscali e previdenziali della tua attività professionale.

Questi sono costi che variano con il variare della complessità di gestione della tua partita IVA: regime fiscale prescelto, forma giuridica, volume di affari prodotto, numero di fatture annue che consegni al commercialista, tipologia della tua attività, gestione del personale ed elaborazione cedolini e buste paga, numero di adempimenti fiscali da fare, eventuale presenza di operazioni con l’estero e così via.

Inoltre, le imprese iscritte o annotate nel Registro delle Imprese (non i professionisti) devono pagare ogni anno il diritto camerale, un tributo a favore della Camera di Commercio competente territorialmente. La misura del diritto annuale è stabilita annualmente con un apposito decreto interministeriale e ogni anno, all’avvicinarsi della scadenza, le Camere di Commercio inviano alle imprese iscritte una comunicazione con gli importi e le modalità di pagamento.

Un’altra tipologia di costo annuale che devi considerare sono i contributi previdenziali obbligatori per legge (parliamo dei contributi che si versano per avere diritto alla pensione in futuro).

I professionisti delle categorie protette (professionisti con cassa) hanno l’obbligo di pagare i contributi alla cassa di previdenza dell’ordine o albo al quale sono iscritti (cassa geometri, cassa forense, cassa ingegneri, cassa ragionieri, etc…).

I professionisti delle categorie non protette hanno invece l’obbligo di iscriversi alla gestione separata INPS. L’aliquota attuale dei contributi dovuti alla Gestione Separata INPS da parte dei titolari di partita IVA non iscritti ad altra forma di tutela previdenziale è fissata al 27% sul reddito.

Gli artigiani e commercianti hanno invece l’obbligo di versare i contributi previdenziali artigiani e commercianti che ammontano a circa 3.500 euro all’anno, suddivisi in 4 rate trimestrali (16 maggio, 16 agosto, 16 novembre e 16 febbraio dell’anno successivo). Alle rate fisse occorre poi aggiungere una quota di contributi calcolata in percentuale sul reddito dichiarato. I contributi dovuti sul reddito eccedente il minimale devono essere versati entro i termini previsti per il pagamento dell’imposta sul reddito delle persone fisiche.

Quindi, alla “fine della fiera“, devi considerare le imposte sul reddito. Le imposte sono calcolate in percentuale sul reddito dichiarato. Le persone fisiche sono soggette a IRPEF e a IRAP.

L’IRPEF è l’imposta sul reddito delle persone fisiche e si basa sul possesso di redditi che rientrano in una delle seguenti categorie: redditi fondiari (terreni e fabbricati), redditi di capitale, redditi di lavoro autonomo, redditi di lavoro dipendente, redditi di impresa e redditi diversi (plusvalenze, attività non abituali, etc…). Si tratta di un’imposta progressiva, dal momento che colpisce il reddito con aliquote che dipendono dagli scaglioni di reddito.

L’IRAP è  l’imposta regionale sulle attività produttive a carico delle imprese ed è un’imposta proporzionale al fatturato e non applicata all’utile di esercizio. Negli ultimi anni, per agevolare le piccole imprese, sono state introdotte alcune forme di abbattimento della base imponibile sotto forma di deduzione.

Per quanto riguarda i costi per l’apertura e la gestione della partita IVA per una società, ovviamente il discorso cambia. Approfondiremo l’argomento società, nei miei prossimi articoli che verranno pubblicati nel blog.

Quello che ho descritto in questo articolo è una sintesi dei costi connessi all’apertura della partita IVA e alla sua gestione annuale (gestione e mantenimento della partita IVA). Ovviamente, devi essere cosciente che non posso entrare nel dettaglio più di tanto perché ogni persona ha una situazione a sé stante ed una situazione personale da valutare caso per caso.

Per questo motivo, prima di aprire la tua partita IVA, per capire quanto ti costerà l’apertura e la gestione della partita IVA dovrai fare le opportune valutazioni insieme ad un consulente di fiducia (clicca su fai una domanda per una prima valutazione di base).

 

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