Come Avviare una Startup

Come avviare una startup? Vuoi anche tu creare e avviare una startup ma hai le idee confuse?

Quando la maggior parte della gente pensa alle startup, pensa subito a grandi aziende come Facebook, Google, Apple o altri grandi colossi che conoscono tutti per il semplice fatto che sono marchi noti alla stragrande maggioranza dei consumatori.

Eppure, per ogni grande startup di quel tipo ce ne sono una miriade che operano in mercati di nicchia e che producono valore e ricchezza senza fare  molto clamore.

Molte startup di successo sono aziende che si sono autofinanziate da sole con i profitti generati dalla vendita dei loro prodotti o servizi e senza ricorrere ad incubatori o ventur capital.

Come avviare una startup? Vediamo di capirci di più!

Documenti Tra le Nuvole

Quante volte ti capita di avere bisogno di documenti, files, progetti di lavoro o immagini e non averli a portata di mano?

In questi casi, le soluzioni che si basano su tecnologia cloud possono essere la scelta migliore per tutti i professionisti che vogliono accedere con facilità ai dati archiviati oppure non vogliono investire risorse per gestire un database interno, che come noto comporta problematiche di backup e protezione dati.

In informatica con il termine inglese cloud computing (nuvola informatica) si indica un insieme di tecnologie che permettono, tipicamente sotto forma di un servizio offerto da un provider al cliente, di memorizzare, archiviare e/o elaborare dati grazie all’utilizzo di risorse hardware/software distribuite e virtualizzate in rete (definizione tratta da wikipedia).

Ma quali sono i servizi cloud comunemente usati per migliorare la produttività del lavoro?

Videoconferenza sul Marketing e Acquisizione Clienti per Professionisti

Marketing e acquisizione clienti per professionisti è il titolo della videoconferenza gratuita che teniamo 2 volte all’anno (in media facciamo una videoconferenza ogni 6 mesi) e che ha per tema il marketing per i professionisti.

La videoconferenza ha un taglio pratico e motivante. Nasce con lo scopo di fornire, a chi ha già avviato o sta avviando una attività professionale in proprio, gli strumenti base essenziali per promuoversi e farsi conoscere.

Nel corso della videoconferenza sono presentati alcuni strumenti operativi ed alcune strategie per avviare con successo delle efficaci azioni di marketing utilizzando i tradizionali canali e i nuovi canali di comunicazione (internet, i blog ed i social network). Scopriremo come costruirsi una buona reputazione e come comportarsi in modo trasparente nei social media.

Spending Review negli Studi Professionali

Aumento della concorrenza. Difficoltà ad acquisire nuovi clienti e nuovi incarichi. Difficoltà nell’incassare le parcelle. Aumento dei costi. Difficoltà nel gestire i rapporti con i clienti esistenti. Diminuzione degli incarichi. Fuga dei clienti.

Sono solo alcune delle cause della diminuzione dei redditi dei professionisti. La maggior parte dei professionisti, oggi più che mai, soffre la flessione dei ricavi che impone di ridurre costi ed inefficienze.

E così, per tutti gli studi professionali (grandi e piccoli) si rende necessaria una revisione delle spese di gestione dello studio e l’individuazione delle inefficienze che generano sprechi. Diventa indispensabile tagliare i costi in eccesso, eliminare gli sprechi e focalizzarsi sul core business dell’attività professionale.

Attraverso una buona spending review è possibile così ridurre i consumi, ottimizzare le spese, rinegoziare i contratti di fornitura (utenze energetiche, utenze telefoniche, software gestionali), tagliare collaborazioni superflue e condividere ciò che è possibile condividere.

Su quali voci di spesa si può agire e cosa si può fare per ridurre i costi?

Professionisti: Stop alle Sorprese in Parcella

E’ legittimo, in fase di preventivo, stabilire una parcella con un importo inferiore ai minimi tariffari (almeno fino a quando erano in vigore i tariffari) e il preventivo deve riportare il costo di possibili ulteriori attività aggiuntive.

A stabilirlo è la sentenza n. 15628 del 18 settembre 2012 della Corte di Cassazione.

Onde evitare brutte sorprese al cliente al momento del saldo degli onorari, il professionista non può chiedere un adeguamento degli onorari dopo aver forfettariamente concordato gli stessi con il cliente.

In buona sostanza, ultimata la prestazione professionale, il professionista non può legittimamente presentare dei costi superiori a quelli pattuiti.