7 buoni motivi per usare la PEC

La PEC (posta elettronica certificata) è uno strumento che permette di dare valore legale ad un messaggio di posta elettronica. La posta elettronica certificata permette di sostituire tutta la corrispondenza legale, come ad esempio raccomandate con ricevuta di ritorno, fax e quanto altro, con l’invio di una mail avente valore legale senza nessun costo aggiuntivo (nessun onere postale, niente code all’ufficio postale, niente carta, niente francobolli) e tutto comodamente accessibile dalla propria scrivania!

Ma come funziona la PEC? Al momento dell’invio di una mail certificata, il gestore del mittente invierà al mittente stesso una ricevuta che costituisce valore legale dell’avvenuta o mancanza della trasmissione del messaggio con precisa indicazione temporale del momento in cui la mail PEC è stata inviata. Allo stesso tempo il gestore del destinatario fornirà al mittente una ricevuta di avvenuta consegna, con l’indicazione del momento temporale nel quale tale consegna è avvenuta.

Ridurre i Costi con l’Outsourcing

E’ possibile per un professionista ridurre i costi affidando alcuni servizi in outsourcing?

Negli ultimi anni molti professionisti si sono trovati ad esternalizzare servizi collaterali affidandosi ad esperti di diversi settori in modo tale da aumentare l’efficienza produttiva e riducendo costi e tempi di espletamento dei propri servizi professionali.

E non parlo solo di professionisti con uno studio professionale da gestire, ma mi riferisco anche a tutti quei professionisti che lavorano da casa.

L’outsourcing può diventare quindi uno dei fattori chiave di successo per tutti coloro che delegando a strutture esterne o a professionisti esterni alcuni servizi collaterali possono concentrarsi sulla propria attività (core business) ed eliminare così quelle perdite di tempo o quelle inefficienze che portano inevitabilmente spreco di risorse umane e/o economiche.

Ma ti sei chiesto cosa questo comporti? In prima battuta è naturale che avvenga un ripensamento ed un ridisegno dei processi e delle metodologie di lavoro finalizzato al miglioramento critico delle prestazioni professionali, con una significativa incidenza sui costi, sulla qualità del servizio e sulla rapidità di esecuzione.

La Gestione degli Sprechi

Lo sai che in termini di tempo gli sprechi in uno studio professionale sono stimati intorno al 20% o 25% ?

E sai che è possibile diminuire il tempo sprecato e le perdite di tempo legate alla gestione delle inefficienze?

In questo post vediamo come fare.

Innanzitutto elenchiamo quelli che sono i principali sprechi in uno studio professionale:
– procedure di lavoro errate o poco funzionali
– informazioni in entrata non chiare
– mancanza di comunicazione tra collaboratori
– mancanza di comunicazione tra soci e associati (in caso di studi professionali associati)
– mancanza di comunicazione tra titolare dello studio (o soci) e collaboratori
– consegna in ritardo del lavoro o svolgimento tardivo dell’incarico
– accettazione di un cattivo cliente

La parcellazione in uno studio professionale

Una professione intellettuale come quella di un commercialista, di un avvocato, di un ingegnere o architetto (giusto per citarne alcune), richiede una certa dose di capacità, di adeguatezza e di organizzazione, sia per espletare gli incarichi affidati dalla clientela al professionista, sia per gestire la propria struttura professionale (studio o società di servizi).

Nell’ambito di questa gestione, la fase della parcellazione in uno studio professionale assume un ruolo chiave nella corretta gestione del proprio studio e nel controllo di gestione, dato che un professionista guadagna grazie alla remunerazione degli incarichi professionali eseguiti.

Un professionista NON può permettersi di fatturare in ritardo le proprie prestazioni o peggio ancora NON può permettersi di “dimenticare” a emettere la “parcella” per una prestazione già eseguita o un dato servizio svolto.

I professionisti sono dei veri specialisti nella gestione delle scadenze dei propri clienti spesso però non tengono conto dell’andamento delle proprie scadenze e non hanno un quadro complessivo delle proprie entrate con ripercussioni negative che si riflettono sotto il profilo economico e finanziario del proprio studio professionale.

Come Redigere Correttamente una Fattura

Lo spunto per scrivere questo breve post sulla fatturazione, mi è venuto stamattina osservando una delle tante fatture che mi passano tra le mani ogni giorno. Vuoi sapere il perché? La fattura conteneva diversi errori, imprecisioni e dati mancanti.

Ma partiamo dall’inizio: la fattura, altro non  è che un documento fiscale obbligatorio che viene redatto da un soggetto IVA venditore, ad un altro soggetto compratore per comprovare l’avvenuta cessione di beni o prestazione di servizi ed il conseguente diritto a riscuoterne il prezzo.

Fare una fattura corretta e precisa non è difficile purchè si tengano conto di alcune cose.
Ogni fattura è composta da una parte descrittiva e una parte tabellare.
La parte  descrittiva deve contenere i dati identificativi del venditore (indirizzo, partita IVA, nome, cognome, ditta, ecc.), i dati identificativi del compratore, il numero progressivo, la data di emissione, e le condizioni generali di vendita (consegna, modalità di pagamento, etc…).

Come Fare un Buon Business Plan

Come fare un buon business plan efficace che spieghi in maniera dettagliata la tua idea imprenditoriale? Prima di rispondere a questa domanda, devi sapere cosa è e cosa non è un business plan.

Il business plan è lo strumento essenziale per presentare e pianificare, in modo organico ed efficace, il progetto di business che si intende realizzare. Viene anche detto “piano strategico d’impresa” o” piano di fattibilità”.

Come detto nel mio precedente post, ogni idea imprenditoriale, prima di diventare un’iniziativa concreta, deve essere valutata nei minimi dettagli e strutturata in tutte le sue implicazioni. Il business plan come è facilmente intuibile, serve anche a questo.

Per fare un buon business plan è necessario che tu tenga conto di diversi aspetti:
– il progetto e l’idea imprenditoriale
– il soggetto
– il prodotto o il servizio che intendi vendere o produrre
– l’inquadramento del settore di attività ed il mercato di riferimento
– definizione delle strategie operative
– definizione delle strategie di marketing
– individuazione degli investimenti necessari
– il piano finanziario
– la struttura delle risorse disponibili
– etc…

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