Come Fare Pace con il Fisco per le Liti Fiscali fino a 20 mila euro

Al fine di ridurre il numero delle pendenze giudiziarie ed agevolare la gestione dei procedimenti amministrativi, il D.L. n 98/2011 ha introdotto nuovamente la disciplina sulle liti fiscali pendenti che era stata prevista dall’articolo 16 della L. 289/2002 (condoni fiscali).

La chiusura delle liti fiscali pendenti riguarda tutte le liti pendenti alla data del 1 maggio 2011 dinanzi alle commissioni tributarie in ogni grado di giudizio e fino ad un importo di 20 mila euro.

Come funziona?

La domanda di definizione delle liti dovrà essere presentata entro il 31 marzo 2012, mentre le somme dovute andranno versate entro il 30 novembre 2011 in unica soluzione.

Entro la data del 15 luglio 2012, gli uffici competenti che hanno ricevuto le domande di definizione delle liti fiscali, trasmetteranno alle commissioni tributarie ed alle corti di appello, l’elenco completo delle liti per le quali è stata presentata domanda. A questo punto le liti saranno sospese fino alla data del 30 settembre 2012.

Professionisti del Poker Texas Hold em alla Cassa

Heads up col fisco per i giocatori di poker Texas Hold’em. Chi la spunterà?

I giocatori di poker, sia professionisti che non professionisti, finiscono sotto la lente del fisco.

Le vincite conseguite all’estero tra il 2006 ed il 2009 sono, infatti, sotto esame del fisco.

E’ probabile che, nelle prossime settimane, i contribuenti che hanno conseguito delle vincite saranno chiamati al cospetto dei funzionari dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza per dimostrare di aver adempiuto al proprio dovere, dichiarando i redditi delle vincite conseguite.

Sanatoria per le Partite Iva Inattive

Tra le novità di rilievo delle ultime settimane, mi preme segnalare la “sanatoria delle partite Iva inattive” ovvero la possibilità di chiudere la propria partita Iva non più utilizzata con una procedura “indolore” (o quasi).

Il DL 98/2011 stabilisce, infatti, che il numero di partita Iva è revocato d’ufficio quando per tre anni consecutivi il titolare non abbia esercitato l’attività d’impresa o di arte o professione, oppure ancora quando per tre anni non abbia presentato la dichiarazione Iva annuale.

La norma stabilisce  che contro il provvedimento di chiusura, è ammesso reclamo innanzi alle Commissioni Tributarie, così come confermato anche dal comunicato stampa n. 72 dell’Agenzia delle Entrate  del 11 luglio 2011.