Recessione crisi e commercialisti

La crisi c’è …  si sa….. ma come viene affrontata da noi commercialisti? Un interessante articolo de IlSole24Ore sugli studi professionali (dove sono stato intervistato) fa il punto sulla situazione in Italia.

Incollo qui sotto l’intero articolo:

(Articolo tratto da “Il Sole 24 Ore” di lunedì 29 dicembre 2008)

Si scrive “crisi”, ma si legge “sfida” per Claudio Siciliotti, presidente dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.

“Sono tempi duri, sia chiaro – spiega – ma se l’ottimismo è il primo requisito richiesto a chi vuole fare impresa, è evidente che esso è due volte richiesto a chi, come noi, è  chiamato al suo fianco per consigliarlo nelle scelte strategiche  più importanti”.

Rette Asili Nido

E’ ancora presto per la denuncia dei redditi, lo so! Ma oggi parlando con un amico, ho notato che non tutti conservano le ricevute e le spese da scaricare (detrarre) nella dichiarazione dei redditi.

In particolare notavo come spesso la gente dimentica facilmente che le spese sostenute per il pagamento di rette per asili nido, pubblici e privati sono detraibili.

La misura della detrazione è del 19% con un massimo di 632 euro per ogni figlio, con un risparmio dunque di 120,08 euro.

Il mio personale consiglio è sempre quello di conservare tutte le copie e gli originali delle spese che si sostengono durante l’anno in un’apposita cartellina da consegnare al commercialista per la corretta compilazione della dichiarazione dei redditi.

Detraibilità delle Spese per Acquisto di Abbonamenti ai Servizi di Trasporto Pubblico

Altro chiarimento a seguito di un quesito pervenuto al nostro indirizzo email. Ci viene chiesto se l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico possono essere detratti dalla dichiarazione dei redditi.

Essendo un quesito di pubblico interesse, abbiamo pensato di rispondere direttamente sul blog.

Le spese per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, non superiori a 250 euro possono essere detratte dall’Irpef nella misura del 19%, con un risparmio massimo di imposta di 47,50 euro.

La detrazione non spetta invece se le stesse spese sono già deducibili dal reddito di impresa o di lavoro autonomo.

Poichè la normativa in vigore potrebbe subire variazioni e modifiche, consiglio sempre di accertarsi che la norma sia ancora valida al momento di compilare la denuncia dei redditi.

Spese di Aggiornamento per Docenti Detraibili

I docenti delle scuole di ogni ordine e grado, si sa, sostengono spesso spese per la frequenza a corsi di aggiornamento e/o professionali per autoformazione.

Per spese di autoaggiornamento, s’intende quell’insieme di attività personali volte a rendere attuali le proprie conoscenze nei campi d’interesse o di specializzazione.

Tradizionalmente le principali fonti di aggiornamento professionale sono stati i libri e le riviste del settore. Oggi a queste tradizionali fonti si devono però aggiungere i congressi, i seminari e le fiere, ma anche l’aggiornamento via internet e l’e-learning. Che ovviamente hanno un costo!

Non tutti sanno però che queste spese di aggiornamento e autoformazione sostenute dai docenti possono beneficiare della detrazione Irpef del 19% in dichiarazione dei redditi.

Detraibilità e Deducibilità del Caffè in Azienda

E’ detraibile l’IVA ed il costo per l’acquisto di caffè da offrire a dipendenti, clienti o fornitori?

Il quesito viene da una email di un lettore del blog ricevuta ieri sera, ma sinceramente non è la prima volta che mi viene rivolta la stessa domanda.

Sull’argomento ci sono pareri contrastanti ed il confronto con alcuni colleghi commercialisti ha evidenziato che non tutti si comportano allo stesso modo riguardo alla deducibilità di tale spesa.

Codice tributario alla mano: l’acquisto di caffè destinato ai dipendenti è deducibile ai sensi e nei limiti dell’art. 100 c.1 del TUIR, come spese per finalità ricreative.
L’acquisto di caffè destinato ai clienti e fornitori sono invece da considerare spese di rappresentanza per le quali ad oggi si attende l’emanazione del D.M. previsto dall’art. 108 c.2 del TUIR che ne disciplinerà le modalità di deduzione.

Lavoratori Dipendenti Donatori di Sangue

Forse non tutti sanno che i donatori di sangue con rapporto di lavoro dipendente hanno diritto ad assentarsi dal lavoro per l’intera giornata in cui effettuano la donazione, conservando la retribuzione dell’intera giornata lavorativa.

Infatti, la legislazione italiana in particolare la Legge 21 ottobre 2005, n. 219 prevede una giornata di riposo retribuita per chi ha effettuato una donazione.

Tale norma, adottata anche da altre nazioni europee per incentivare maggiormente i potenziali donatori, è comunque di carattere precauzionale e viene normalmente disattesa dai donatori lavoratori autonomi, che dopo la donazione in genere effettuano una normale giornata di lavoro.

Risulta però importante per chi svolge lavori particolarmente pesanti, pericolosi o che richiedano particolare attenzione.